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Poesia spagnola / Vicente Aleixandre


Proseguiamo con la riscoperta dei testi trascurati, poco frequentati o fuori catalogo che siano. Questa volta è un autore che ha influenzato diverse generazioni di poeti: Vicente Aleixandre (Siviglia 1898 - Madrid 1984). Appartenuto alla celebre Generación del 27, nel 1977 ha ricevuto il Premio Nobel per la Letteratura.










HAY MÁS



Beso alegre, descuidada paloma,

blancura entre las manos, sol o nube;

corazón que no intenta volar porque basta el calor,

basta el ala peinada por lo labios ya vivos.


El día se siente hacia fuera; sólo existe el amor.

Tú y yo en la boca sentimos nacer lo que no vive,

lo que es el beso indestructible cuando la boca son alas,

alas que nos ahogan mientras los ojos se cierren,

mientras la luz dorada está dentro de los párpados.


Ven, ven, huyamos quietos como el amor;

vida como el calor que es todo el mundo solo,

que es esa música suave que tiembla bajo los pies,

mundo que vuela único, con luz de estrella viva,

como un cuerpo o dos almas, como un último pájaro.


*


ANCORA



Bacio lieto, incurante colomba,

bianchezza tra le mani, sole o nube;

cuore che non si prova a volare perché basta

il calore, basta l’ala che vive labbra pettinano.


Si sente fuori il giorno; non esiste che amore.

Tu ed io in bocca sentiamo nato quel che non vive,

il bacio indistruttibile quando la bocca è ali,

ali che mentre gli occhi si chiudono ci soffocano,

mentre la luce d’oro è là dentro le palpebre.


Vieni, fuggiamo quieti come l’amore;

vita come il calore che è tutto il mondo solo,

la musica soave che trema sotto i piedi,

mondo che unico vola con luce di astro vivo,

come un corpo o due anime, come un ultimo uccello.


* traduzione di Francesco Tentori Montalto (da La distruzione o l’amore, Einaudi)

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