Andrew McMillan ha esordito con physical, unica raccolta di poesie ad aver vinto il Guardian Award per l’opera prima; ha vinto anche il Fenton Aldeburgh First Collection Prize, un Somerset Maugham Award (2016), un Eric Gregory Award e un Northern Writers’ Award (2014). L’opera è stata inoltre segnalata per il premio Dylan Thomas, il Costa Poetry Award, il Sunday Times Young Writer of the Year 2016, il Forward Prize per la migliore prima raccolta, il Roehampton Poetry Prize e il Polari First Book Prize. Nell’autunno 2015 è stata indicata come lettura consigliata dalla Poetry Book Society. Nel 2019 l’Associazione dei Librai britannici lo ha votato come uno dei migliori 25 libri di poesia degli ultimi 25 anni. La seconda raccolta di McMillan, playtime, è stata pubblicata da Jonathan Cape nel 2018; la Poetry Book Society l’ha consigliata come lettura dell’autunno 2018, ed è stata nominata come libro del mese sui quotidiani The Observer e The Telegraph, nonché comeraccolta poetica dell'anno su The Sunday Times. playtime ha ricevuto inoltre il premio inaugurale Polari. La terza raccolta di McMillan, pandemonium, è stata pubblicata da Jonathan Cape nel 2021, mentre nel 2022 è uscita l'acclamata antologia 100 Queer Poems, curata con Mary Jean Chan e pubblicata dalla casa editrice Vintage. Di prossima pubblicazione il romanzo pity. physical è stato tradotto in francese, galiziano e norvegese, con una doppia edizione di physical e playtime in slovacco e tedesco nel 2022. McMillan è professore di scrittura contemporanea presso la Manchester Writing School della Manchester Metropolitan University ed è membro della Royal Society of Literature. I testi che si presentano sono estratti da pandemonium (Jonathan Cape, 2021), raccolta ancora inedita in Italia, in cui l’autore esplora la fragilità della mente umana attraverso l’esperienza della depressione del proprio partner e il rapporto con le complessità del mondo esterno. I testi dall’inglese sono stati tradotti da Piero Toto, poeta bilingue, traduttore e accademico.
per quanti anni
te l’eri trascinato
prima di sentirne il peso
quanto tempo era rimasto
a crescere con te
della tua stessa pelle
tumore parassita
prudeva e prudeva
finché non hai guardato
chi ti ha mostrato?
chi ti ha dato la chiave?
il tuo non-io ego-malato
il lungo corpo vermiforme
del tuo sangue avvinghiato
al tuo cervello
così ti apristi
scoprendo di non poterti chiudere
inutili le lunghe
grida a letto
il panico totale un manicomio
il pandemonio
*
for how many years
had you carried it
before you felt it
how long had it sat
growing as you grew
built of your own skin
tumour parasite
and itching itching
until you looked
who was it showed you?
who gave you the key?
your not-self sick-self
the long worm body
of your blood wrapped
tight around your brain
and you opened up
found you could not shut
no matter how long
you screamed in your bed
panic loosed bedlam
pandemonium
*
DA E COSÌ CADRÀ
mia sorella dice
ai bimbi diciamo che la mente
è un bicchiere d’acqua quasi sempre colmo fino all’orlo
qualsiasi goccia in più lo fa traboccare
sotto la luce del bagno un secchio
raccoglie la pioggia gocciolante il tormento
s’infiltra nella tua pelle ogni notte il bicchiere si riempie
finché tracima e con le mani cerchiamo
di raccogliere l’acqua che si disperde
*
FROM SO WILL FALL
my sister says
we tell the children that the mind
is a glass of water always almost full to the lip
any extra overwhelms it
there is a bucket under the bathroom light
to catch the dripping rain trouble
seeps through your skin nightly the glass filling
until it topples and we try to gather
up the spreading water in our hands
*
DA CIGNO
vii regina
madre non mangiarmi
madre ce la metto proprio tutta a stare meglio
scusa se sono frocio
ti ricordi com’ero piccolino madre
un giovane cigno appena covato come una nuvola caduta in acqua
ora c’è solo pioggia madre così tanta
picchietta il lago lo fa ribollire
*
FROM SWAN vii queen mother don’t eat me mother I’m trying so hard to get better I’m sorry I’m a queer remember how small I was mother newly-hatched cygnet like a cloud fallen down on the water now it’s only rain mother so much of it hitting the lake bringing it to the boil
* DA GIARDINO in principio i morti come i fiori primigeni per Adamo così pochi da poterli nominare ma presto divennero fin troppi campi infiniti
*
DA GARDEN
in the beginning the dead like the first flowers for Adam were few enough to name them but soon they grew too many the vast fields of them
*
DA POLYGONUM
scendendo nelle città a nido d'ape
torno a toccare il suolo già
bagnato dalle piogge passeggere a casa
le finestre sono tutte spalancate salire le scale
è come mettere la testa nel frigo
la camera da letto si anima dei tuoi respiri
il clangore dei denti delle persiane fuori
la sintonia perfetta della notte la lenta fioritura
del pruneto e dei suoi frutti il rombo delle moto
per strada mi spoglio per sdraiarmi accanto a te
per tutta la notte il vento ci investe
come sprazzi d’acqua Ben non sono
sicuro di cosa voglia dire ma trascorrerò la vita
tornando a casa da te
*
FROM KNOTWEED
descending into the honeycomb cities
I am returning to ground already
wetted by the transient rains all the windows
of our house are wide open climbing the stairs
is like reaching my face into the fridge
the bedroom is alive with your breathing
the clattering teeth of the blinds outside
the night is perfectly tuned slow forcing
of the plum trees and their fruit buzz of motorbikes
on the road undressing to land beside you
all night the winds come over us
like intermittent water Ben I am not
sure what I mean by this but I’ll spend my lifetime
coming home to you
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